Artefici dell’impresa, sono le Aziende lombarde, che da tre anni, tramite un versamento mensile programmato permettono lo sviluppo di progetti rivolti a migliorare la vita di ragazzi diversamente abili nelle nostre aree.
Contatti con le Aziende per garantire continuità ai progetti di aiuto
Nel Medioevo i bambini “diversi” quelli che oggi sono “portatori di disturbi pervasivi dello sviluppo”, erano attribuiti alle fate. E le fate, ancora oggi, pensano a loto. Magari mettendoci un pizzico di spirito imprenditoriale.
“Applicare il settore del no profit. Il modello di gestione di una moderna impresa commerciale infatti è la sfida che contraddistingue l’attività della Fondazione I Bambini delle Fate”.
La novità sta tutta nel metodo: per ottenere risultati migliori, la Fondazione applica i criteri di gestione propri della moderna attività commerciale, conta su persone e stringe con i suoi “clienti”, una serie di Aziende partner, dei veri e proprio contratti che garantiscono la continuità dei finanziamenti ai progetti che di volta in colta andranno realizzati, dalle attività sportive alla creazione di una casa-alloggio per i ragazzi, all’assistenza medica. Per questo motivo, la Fondazione “I Bambini delle Fate” non chiede donazioni, ma propone programmi di sottoscrizione attraverso i quali le Aziende si impegnano a sostenere con quote mensili, i suoi progetti. Fin dalla costituzione, infatti, la Fondazione ha individuato come propri interlocutori privilegiati le Aziende, sensibilizzando il mondo delle imprese, il loro dovere morale ed il poteri di interessarsi al sociale senza per questo venire meno ai propri obiettivi commerciali. Se in Italia ogni singola Azienda dedicasse una parte del tutto trascurabile delle proprie risorse al sociale, molti problemi della collettività potrebbero essere migliorati o risolti. Per fare questo, però, le Aziende devono essere messe nelle condizioni di partecipare a interventi di rilievo, trasparenti e basati su una solida e lungimirante progettualità. Ci sono mille modi per fare del bene ma solo facendo impresa si può garantire la continuità nel tempo. Con le prime trenta Aziende che partecipano al progetto è stato possibile raggiungere traguardi importanti completando il fabbisogno finanziario per quanto riguarda il progetto “RIABILITAZIONE EQUESTRE” gestito dal centro “V. di CAPUA” all’interno dell’ospedale Niguarda Cà Granda di Milano.
“Nuovi progetti a Milano e Bergamo a favore di ragazzi disabili”
Fare sociale in modo importante ma soprattutto duraturo e continuativo nel tempo è la filosofia portata avanti dalla Fondazione “I Bambini delle Fate” che unisce tra di loro diverse Aziende di una provincia convogliandole in un unico progetto importante, tramite il loro contributo versato, dirotta le forse finanziare di più imprese in un unico obiettivo, perché fare sociale non sia solo un aiuto spot fine a se stesso ma un sostegno costante nel tempo da parte di chi guida Aziende con successo, verso chi è stato colpito da un male che non lo lascerà per tutta la vita. Ecco quindi che continua il programma “fare impresa nel sociale” con due nuovi progetti che coinvolgono le Aziende di Milano e Bergamo, Aziende con il cuore nel sociale, imprenditori capaci di guidare i propri uomini verso grandi impegni lavorativi e professionali ma che sanno trovare spazio per gesti di solidarietà importanti per le persone del loro territorio. I prossimi progetti che attendono il nostro appoggio in Lombardia sono i seguenti:
progetto di Milano “LA MIA CASA FUORI CASA” gestito dall’associazione SPAZIO APERTO SERVIZI
progetto di Bergamo “FAI CON ME “ gestito dall’associazione SPAZIO AUTISMO BERGAMO
Grazie alla Fondazione “I Bambini delle Fate” e alle Aziende che sostengono i progetti il 2009 è stato un anno molto importante e ricco di novità per il Centro Vittorio di Capua, situato ed operante all’interno dell’ospedale NIGUARDA CA’ GRANDA di Milano.
Oltre a rinnovare le attrezzature e acquistare un nuovo cavallo, abbiamo potuto avvalerci della collaborazione di un numero maggiore di terapisti e nel solo secondo semestre dell’anno abbiamo accolto una trentina di pazienti disabili in più da inserire nel programma riabilitativo. Ma c’è dell’altro.
Altri cinque ragazzi hanno potuto partecipare al progetto “Tutti insieme a cavallo”, che prevede corsi di equitazione per disabili e normodotati al fine di promuovere una reale integrazione attraverso lo sport equestre. La specificità di questo progetto è quella di consentire ai disabili, dopo che hanno terminato il percorso terapeutico, di conservare e ampliare le competenze acquisite, condividendo esperienze ed emozioni con i coetanei normodotati. I ragazzi maturano così capacità e fiducia in se stessi tali da consentire lor di partecipare a uscite di gruppo a cavallo. Nei brevi trekking a cui partecipano i ragazzi imparano, divertendosi, a conoscere e amare la natura, migliorano la propria capacità di socializzazione e conquistano una propria autonomia dalla famiglia e dalle figure assistenziali.
Il 20 novembre scorso è stata organizzata presso il Centro una dimostrazione a cavallo delle nostre attività, dedicata in particolare alle Aziende che con il loro contributo mensile permettono tutto questo. Guidati dai terapisti, istruttori e assistenti tutti i nostri ragazzi si sono impegnati al massimo e alla fine della dimostrazione abbiamo festeggiato tutti insieme con una merenda natalizia. Quello che ci ha resi più felici è stata la grande partecipazione dei nostri sponsor all’iniziativa, grazie alla quale abbiamo potuto mostrare a tutti i frutti del nostro impegno e del loro generoso sostegno. All’iniziati del 20 novembre era, tra gli altri, venuto a trovarci anche Giuseppe De Micheli, presidente della Tintoria Fratelli Rosina di Milano e da tempo nostro sostenitore. Al rientro delle vacanze, purtroppo, ci è giunta notizia della sua improvvisa scomparsa. I suoi dipendenti hanno voluto onorare il suo impegno ricordandolo con un bel gesto, una donazione al Centro. Do questo e di tutto il sostegno che ci hanno sempre dato li ringraziamo di cuore.
Annalisa Roscio.